Uscito nel 1997 il film “Titanic” è un vero e proprio capolavoro del cinema, così come testimoniano gli undici Premi Oscar vinti, sebbene contenga qualche errore che non è sfuggito agli spettatori più attenti.
Ricordiamo, dunque, i più importanti.
-In una scena del film, in cui Rose (Kate Winslet), sopravvissuta al naufragio giunge in America, si può vedere la protagonista che osserva la Statua della Libertà, in cui salta subito all’occhio che la torcia sia illuminata. La torcia però fu accesa per la prima volta solo negli anni ’50 e non nell’aprile del 1912.
-Cameron ha commesso un altro errore temporale nel suo film, poiché in una delle scene appare un quadro di Monet, che fu completato dall’artista soltanto undici anni dopo il naufragio del Titanic, motivo per cui risulta impossibile la presenza dell’opera nel film.
-Durante le riprese sono stati commessi piccoli errori, soprattutto nell’abbigliamento. Nella scena in cui Jack (Leonardo DiCaprio) è ammanettato ad un tubo e Rose cerca di liberarlo con un’ascia, il protagonista indossa delle bretelle, indumento comune per l’epoca, ma che nella seguente inquadratura sparisce. Altro errore si può notare nel momento in cui i due si trovano sul ponte, il giorno dopo essersi incontrati, e Rose osserva i disegni fatti dal giovane. Nell’inquadratura però si può notare un uomo che passeggia con indosso una giacca nera, colore che cambia un attimo dopo per trasformarsi in grigio.
-Dopo essersi conosciuti, Jack porta Rose negli scomparti della terza classe per farle vedere il suo mondo. Un piccolo dettaglio, però, è sfuggito durante la post produzione, poiché sebbene in un momento Jack appaia con la sua solita capigliatura e taglio di capelli, un attimo dopo, improvvisamente, essi sono tirati indietro, uno stile però più comune ad un uomo di alta classe sociale.
-In diverse inquadrature viene ripreso in primo piano il volto di Rose. Peccato che il piccolo neo che la protagonista inizialmente mostra sul lato sinistro del viso, nel corso del film si sposti misteriosamente a destra.
Piccoli dettagli, dunque, che sono sfuggiti al regista nella post produzione di un film che ha la durata di ben oltre due ore e mezza.
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