“Pretty Princess” (2001) è un film pensato appositamente per raggiungere un pubblico di teenager. Dalla trama fino ai dialoghi, tutto è completamente indirizzato verso alcuni luoghi comuni e atteggiamenti che sono propri dell’adolescenza: l’innamoramento che strappa i capelli, l’iper-sensibilità agli eventi, l’umorismo semplice. Se Anne Hathaway avesse avuto i foruncoli il film sarebbe stato un affresco quanto mai realistico, purtroppo però ci dobbiamo accontentare di alcune sue frasi stucchevoli per contenuto e forma.
Il ragazzino sgraziato e innamorato di Mia si chiede perché lei l’abbia scelto una volta ottenuta la popolarità: “Perché proprio io?”
Mia: “Perché tu sei l'unico che mi ha notata quando ero invisibile...”.
La stessa protagonista reagisce così quando le comunicano che in realtà è una principessa: “Pri principessa questo è schizzato da paura”.
Abbastanza disarmante è quella che viene ritenuta una delle battute più ficcanti della pellicola, Joe si presenta a Mia come tutor e insegnate di bon ton.
Mia: "Ti posso chiamare Joe?"
Joe: "Ahahahahah… no!".
In conclusione, il tentativo ostinato di ricalcare alcuni atteggiamenti adolescenziali e un linguaggio giovanilistico portano la pellicola a essere una caricatura posticcia e inverosimile dei teenagers.
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