“Mr. Robot”, il serial statunitense di Sam Esmail con Rami Malek, che segue le vicende dell’allucinato Elliot, che di giorno lavora in una società di sicurezza informatica e di notte si trasforma in un hacker dalle inclinazioni da Robin Hood della Rete per difendere amici e non da pirati, pedopornografi e quant’altro. Le su avventure iniziano quando viene reclutato in un gruppo di hacktivisti contro le malefatte del colosso E-Corp.
Allo stesso filone di “Mr. Robot” appartengono altre serie tv di successo, prima tra tutte “Person of Interest”, terminata dopo cinque stagioni con la CBS, dove i personaggi, capitanati dal miliardario benefattore Harold (Michael Emerson) sono alle prese con una macchina rivoluzionaria, capace di prevedere i crimini e garantire la sicurezza.
Come non citare “Dark Angel”, dove si consuma una rivolta contro le diseguaglianze economiche, guidata dai cyber-pirati Michael Weatherly e Jessica Alba. Ancora, non si può non ricordare “Chuck”, serie televisiva realizzata della NBC, che prende il nome dal protagonista Chuck (Zachary Levi), un nerd che si ritrova, suo malgrado, a lavorare nel sistema di spie della CIA con un database informatico impiantato nel cervello e contenente pericolosi segreti di stato.
Informatica al cardiopalma anche in “Pretty Little Liars”, dove spicca il personaggio di Cece Drake, che comanda un impero di cyber-stalkers in grado di soggiogare una città.
Per gli spettatori più raffinati, tematiche simili ma in un racconto cinematograficamente più raffinato le troviamo in “The Man in the High Castle”, produzione Amazon Studios, tratta da un famoso romanzo di Philip K. Dick che si svolge negli anni Sessanta durante la guerra. La vicenda segue le avventure di Juliana (Alexa Davalos), a cui è stata affidata dalla sorella Trudy una misteriosa bobina dal titolo criptico che contiene informazioni fondamentali per la vittoria degli Alleati. Ma Trudy viene uccisa e Juliana si ritrova a vivere sotto la sorveglianza di spie e nemici.
Riproduzione riservata ©2024 - PCTV