È morto l'attore statunitense Mark Salling, noto al grande pubblico per essere stato una delle star della serie TV Glee dove ha interpretato per sei stagioni, dal 2009 al 2015, il ruolo di Noah Puckerman. Secondo le prime ricostruzioni riportate dai media americani si sarebbe trattato di un suicidio: il corpo senza vita dell'artista, che aveva appena 35 anni, sarebbe stato trovato impiccato in un campo da baseball nei pressi della sua casa a Sunland, nei pressi di Los Angeles in California. Al momento, però, la procura non ha confermato le cause del decesso.
Mark Salling: è morto l'attore di Glee
"È morto nella mattinata di oggi - ha spiegato il suo avvocato, Michael J. Proctor - Mark era una persona gentile e amorevole, dalla creatività grandiosa che stava impegnandosi al meglio per espiare alcuni seri errori compiuti in passato". I seri errori compiuti in passato a cui ha fatto riferimento l'avvocato riguardano l'arresto avvenuto nel dicembre del 2015. Mark Salling era finito in manette perché, in seguito ad una perquisizione del suo appartamento, la polizia aveva rinvenuto del materiale pedo-pornografico: dichiarandosi colpevole l'attore era però riuscito ad evitare una lunga condanna.
Mark Salling: nel 2015 l'arresto per possesso di materiale pedo-pornografico
Come detto in precendeza, Mark Salling era noto al grande pubblico soprattutto per il ruolo di Noah Puckerman nelle sei stagioni della serie TV Glee, ma nel curriculum poteva contare anche un'apparizione in un episodio di Walker, Texas Rangers e una parte nel film Inferno a Grand Island del regista Greg Spence. Salling non è il primo attore della celebre serie ad essere morto prematuramente: nel 2013 Cory Monteith (che nelle prime quattro stagioni ha interpretato il ruolo di Finn Hudson) è deceduto all'età 35 anni in una stanza d'albergo a causa di un'overdose di alcool e droga.
Fonte foto di copertina: https://www.instagram.com/mark__salling/
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