Due giorni pieni di polemiche a seguito delle seconda puntata di Ballando con le Stelle 2018: il giudice Ivan Zazzaroni ha esplicitamente chiesto a Milly Carlucci se potesse non votare l'esibizione della coppia composta da Giovanni Ciacci e Raimondo Todaro spiegando che, secondo lui, la coreografia da loro presentata non ha nulla a che vedere con quelle presentate dagli altri concorrenti. Il suo non-voto è stato recepito dal web come un attacco diretto alla sessualità dello stylist... ed è scoppiato il caso omofobia. A prendere le difese del giudice e giornalista sportivo, però, ci hanno pensato Selvaggia Lucarelli su Twitter e Guillermo Mariotto durante l'ospitata di domenica 18 marzo a Domenica In.
Ballando con le Stelle: Mariotto concorda con Ivan Zazzaroni
Questo il discorso fatto da Guillermo Mariotto in difesa di Ivan Zazzaroni e dalla polemica omofobica scopppiata sul suo conto: "In gran parte del suo discorso Zazzaroni ha ragione. Ha assolutamente ragione. A Ballando con le Stelle si sono presentate concorrenti con tante differenze e continuerà ad andare in questo modo: la gente in gara non dev'essere necessariamente gli extra-fighi, c'è Nathalie (Guetta, ndr) che è alta pochissimo, ad esempio. Ci sono tante coppie diverse ma nella coppia Giovanni Ciacci - Raimondo Todaro non viene fuori il vero ballo, c'è una estetica che non quaglia bene. Perchè diciamocelo: Ciacci è goffo, è altone, è un signore; Raimondo (Todaro, ndr) è una scheggia! Bisogna ritagliarsi una chance per ballare. Il pubblico poi ha dato ragione...".
Ballando con le Stelle: Mariotto esclude l'omofobia
Incalzato da Cristina Parodi, Guillermo Mariotto ha poi rafforzato il concetto: "Tra l'altro, è sempre il pubblico a decidere. C'è stato il boato quando li hanno salvati alla fine. E non parliamo di uomo e uomo. Ce ne sono di balletti uomini con uomini! Lui balla maluccio e buonanotte! E comunque su certi balletti posso essere d'accordo sulla necessaria presenza di femminilità in alcune situazioni, ma per molti altri balletti no, in cui comprendo quei due fatti da loro fino ad ora. Accuse di omofobia? Ivan, io ti difenderò fino alla morte". Ma nel frattempo, il giorno seguente, nella puntata del 19 marzo di Detto Fatto, Giovanni Ciacci cavalca la polemica ribadendo che il giudizio di Zazzaroni riguarda la sua omosessualità.
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