Il caso di Flavio Insinna continua a far discutere. Poche ore fa il conduttore di Affari Tuoi ha chiesto scusa per le cose dette con un lungo post sulla sua pagina Facebook, ma ha anche accusato Striscia La Notizia di aver fatto della pornografia televisiva per cercare una vendetta e "avere qualche punto in più" di share. Adesso, ad aggiungere carne al fuoco, ci pensa il Codacons. Il Codacons (coordinamento delle associazioni per la difesa dell'ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori) ravvisa delle differenze di trattamento da parte della Rai rispetto a come fu gestita la vicenda che riguardò un paio di mesi fa Paola Perego.
L'opinione del Codacons
Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, fa notare delle differenze tra il comportamento dei vertici Rai nei confronti di Insinna e quello tenuto con Paola Perego. Come ricorderete, dopo l'ormai famoso servizio di Parliamone Sabato sui motivi per scegliere una donna dell’Est, il programma venne chiuso dopo le proteste e Paola Perego sembra sparita dalla Rai. Insinna, fa notare il Codacons, è stato invece sostenuto dal direttore di Rai Uno Andrea Fabiano. Scrive il Codacons, come riporta Davide Maggio:
La Rai sembra seguire il principio del ‘due pesi e due misure’: ha chiuso in tutta fretta il programma di Paola Perego utilizzando il pugno di ferro per un servizio innocuo sulle donne dell’Est, ma dimostra clemenza e solidarietà a Flavio Insinna nonostante la violenza verbale del conduttore e le gravi offese a donne e concorrenti rivolte in pubblico. Un comportamento inqualificabile e da ‘branco’ quello dei vertici Rai che gli utenti non possono tollerare. Per questo chiediamo all’azienda di adottare provvedimenti immediati verso Insinna; in caso contrario, saremo costretti a denunciare la rete e i vertici di Rai 1 per discriminazione sul luogo di lavoro, considerato il diverso trattamento riservato a Paola Perego.
Ora bisognerà attendere l'eventuale risposta della Rai.
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