“Marnie” (1964) è, a detta di molti, il thriller psicologico con maggiori risvolti e presupposti psicoanalitici fra quelli diretti da Hitchcock. La protagonista principale della pellicola, Marnie Edgard (Tippi Hedren), è una giovane sposa frigida e con problemi di sessualità radicati. Un ruolo importante nella costruzione della sua personalità viene giocato dalla madre chiusa, oscurantista e bigotta, Bernice, interpretata da Louise Latham.
Il doppiaggio della Latham per la versione italiana del film fu affidato a Francesca ‘Franca’ Dominicini, attrice e doppiatrice classe 1907 che si è spenta ormai nel 1999. Fra i suoi lavori sul palco scenico possono ritrovarsi alcune interpretazioni che risalgono fino agli anni venti. Ha lavorato fra gli altri con registi teatrali del calibro di Peppino De Filippo, Casco Baseggio e Umbrto Palmerini. La Domenicini ha prestato la voce a diverse attrici, fra cui Agnes Moorehead, Thelma Ritter, Jessie Royce Landis, Angela Lansbury, Lillian Gish, Elsa Lanchester e Sybil Thorndike. Il successo maggiore arrivò però con i doppiaggi dei cartoni animati Disney “Cenerentola” (1950) e “Robin Hood” (1973).
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