La prima imprecisione storica riguarda l’incontro tra Ludwig (Helmut Berger) e la famosa principessa Sissi (Romy Schneider): esso avvenne in realtà a Kissingen e non nella famosa località termale di Bad Ischl, scelta sicuramente più suggestiva. In quell’occasione Ludwig incontrò solo la bella imperatrice, e non anche il musicista Wagner (Trevor Howard). Il conte Durchkeim (Helmut Griem) non è mai stato il suo aiutante di campo poiché Ludwig lo incontra successivamente al periodo delle guerre e del futuro arresto, intorno agli ’70 del 1800. Inoltre, non è Ludwig a rifiutarsi di chiedere aiuto al popolo su richiesta dello stesso Durkeim in quanto le procedure prevedevano che venisse pubblicato il proclama sui giornali, che furono ritirati appena in tempo dai ministri per non diffonderlo. I tre castelli di Neuschwanstein, Herrenchiemsee e Linderhof non furono concepiti da Ludwig tutti nel 1867, come recita il film, ma solo l’ultimo di questi, poiché ispirato dalla visita all’Esposizione Universale avvenuta a Parigi nello stesso anno. Hornig (Marc Porel) è stato al servizio di Ludwig per diciotto anni e non dieci come recita nel film. Inoltre non era presente all’arresto di questi perché era stato mandato via prima per non aver amministrato bene il patrimonio della corona. In una scena, infine, Ludwig esalta la bellezza di alcuni gioielli appartenuti alle regine del regno di Baviera “da oltre settecento anni”: l’inesattezza storica è evidente in quanto il regno era sorto appena sessant’anni prima.
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