Irrawaddy Mon Amour è un corto a metà strada tra fiction e documentario presentato al festival del film di Torino dai registi Zambelli, Grignani e Testagrossa. Il film è ambientato nel Myanmar, ex Birmania, nel villaggio Kyauk Myaung vicino al fiume Irrawaddy. I protagonsti sono due ragazzi maschi che si amano e vogliono sposarsi nonostante le violenze domestiche e i pregiudizi del villaggio contro gli omosessuali. La storia è vera e alla fine del film i due ragazzi si sposano simbolicamente con la benedizione del monaco buddhista del villaggio. I registi Nicola Grignani, Andrea Zambelli e Valeria Testagrossa sono rimasti affascinati dai luoghi, ma anche dalla poesia della vicenda, che d'altra parte mostra chiaramente come anche in Italia, nonostante sia un paese Occidentale, i diritti degli omosessuali siano ancora lontani dall'essere garantiti per legge e i pregiudizi delle persone non sono diversi da quelli del cosiddetto terzo mondo, anzi, il monaco buddhista si rivela più comprensivo del prete cattolico.
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